Domande Frequenti
- Giovani senza distinzione di sesso tra i 18 e non superato i 28 anni di età (29 non compiuti)
- Cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia
- Non aver riportato condanne
- Giovani inseriti nel programma PON-IOG (Garanzia Giovani)
- Chi ha già partecipato ad un progetto di servizio civile, ma che lo ha interrotto a causa dell’ente
- Chi ha interrotto il Servizio Civile causa COVID
- Chi ha partecipato a precedenti progetti di servizio civile regionale o solidale (per i minorenni)
- È necessario essere dotati di SPID
Non possono presentare domanda i giovani che:
- appartengono ai corpi militari e alle forze di polizia;
- hanno già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale o universale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista, ma che l’interruzione non sia stata causata dall’ente.
L’impegno è di 25 ore settimanali. La durata del servizio è di 12 mesi a partire da luglio 2023.
Gli orari si concordano direttamente con la struttura dove si svolge il servizio civile e prima dell’avvio al servizio.
Sono previste 25 ore settimanali con flessibilità (c’è possibilità di eventualmente recuperare le ore arretrate in modo da raggiungere comunque il monte ore annuo di 1145 ore). Sono previsti 20 giorni di permesso nell’arco dell’anno, e giorni di permesso straordinario in particolari occasioni (partecipazioni a esami universitari, donazione di sangue, nomina a carico di presidente o segretario di seggio, esercizio diritto di voto).
Sono consentiti fino a 15 giorni di malattia dietro presentazione di un certificato medico.
I volontari ricevono trattamento economico di Euro 444,30 mensili.
Se il servizio è svolto all’interno di una comunità residenziale, il volontario può partecipare al pasto a seconda del turno, in quanto concepito come momento di forte valenza educativo-riabilitativa e di socialità con gli utenti.
Ogni sede ha un referente (OLP= operatore locale di progetto), cui il volontario può fare riferimento per almeno 10 ore settimanali.
Entro il 9 mese dall’avvio, c’è un percorso formativo di 12 ore con l’ente di formazione IAL FVG al termine del quale viene rilasciato un attestato che certifica le competenze acquisite durante il Servizio Civile (stesura del CV Europass e del supplemento al Certificato Europass).
Negli ultimi tre mesi, sempre con il supporto dello IAL FVG, sarà strutturato un percorso di orientamento al lavoro. Il percorso si articolerà in 17 ore di formazione svolte in aula con i tutor, avente adeguata formazione e di esperienza in materia di risorse umane, selezione e valorizzazione del personale e orientamento al lavoro.
La legge prevede che ai giovani che hanno svolto attività di Servizio Civile Universale possano essere riconosciuti crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel campo della formazione professionale.
Per gli psicologi, il SCU presso le cooperative del nostro consorzio equivale al tirocinio obbligatorio.
Il periodo di Servizio Civile prestato (se ultimato) è valutato nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso gli Enti Pubblici.
L’attestato di fine servizio, rilasciato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, è utile per l’inserimento nel mondo del lavoro.
È possibile presentare un’unica domanda di Servizio Civile e quindi scegliere un unico progetto e un’unica sede, pena l’esclusione al progetto.
Nel caso in cui ci siano più richieste per alcune posizioni rispetto che per altre, per un progetto rispetto che a un altro, esiste una possibilità di mobilità, cioè di proporre ai volontari un cambio?
Nel momento in cui un interessato fa domanda ha la possibilità anche di vedere quanti sono i posti disponibili e se è stata presentata una domanda. Se eventualmente l’operatore è proprio interessato per quel posto saranno poi i colloqui e le selezioni che permetteranno di redigere una graduatoria e fare una scelta di un candidato rispetto che di un altro. Quindi se per quella sede ci sono più richieste rispetto ai posti disponibili e dei ragazzi rimarranno esclusi sarà possibile anche successivamente spostarsi in sedi rimaste vacanti. È importante, in questo caso, contattare Il Mosaico per capire un’altra possibile collocazione.
È possibile avere un lavoro purché non sia presso l’ente dove la persona svolge il servizio civile e che permetta comunque lo svolgimento del servizio.
Oppure il SCU può essere affiancato ad un tirocinio che può essere svolto presso una sede accreditata.